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Cybersex e ragazze in cam: tutto quello che c’è da sapere

ragazze in cam

Il fenomeno del sesso virtuale non è solo una moda ma rappresenta un vero e proprio cambiamento epocale a seguito della digitalizzazione e della rivoluzione telematica che sta profondamente impattando sulla vita e sulla psiche umana.

Non si può negare che stiamo vivendo in un’era in cui tutte le tecnologie informatiche dematerializzano la realtà ed ogni cosa o azione quotidiana, compresa la genuina e fisiologica abitudine di fare sesso.

Si può considerare il Cybersex come una forma di sesso tantrico? Cosa richiedono gli uomini alle ragazze nei siti di sex cam?

Questo articolo di propone di capire se il sesso virtuale effettivamente sarà destinato a “sostituire” definitivamente quello reale e, grazie ad una serie di testimonianze concrete di sexy camgirl, cerchiamo di comprendere quale sia il profilo del soggetto “dipendente” dal cybersex.

Le ragazze in cam sostituiranno quele reali?

Il fenomeno del cybersex e della proliferazione di siti a pagamento con ragazze che si offrono di fare sesso via webcam non ha implicazioni solo di natura sociologica, ma soprattutto dal punto di vista psicologico e comportamentale.

Il neologismo “cybersex” è stato coniato recentemente alla luce dello sviluppo ed introduzione di nuove tecnologie informatiche: si tratta di un termine che include una gamma molto ampia di fenomeni, dai giochi erotici con ragazze via cam o via chat ai siti pornografici.

Se fino a qualche tempo i film porno e gli spogliarelli o la lap dance erano le prime forme di sesso virtuale, oggi con l’avvento dell’era di Internet l’erotismo virtuale sta seriamente minacciando la possibilità di soppiantare le forme tradizionali di fare sesso carnale.

Il coinvolgimento della psiche umana nel praticare sesso via webcam con ragazze che si esibiscono nude e si prestano a giochi erotici e a pagamento ha un impatto maggiore sull’appagamento sessuale rispetto alla mera contemplazione passiva delle immagini erotiche che si possono visionare dalle scene di un film hard.

Fare sesso virtuale non è come guardare un normale film porno: secondo gli autorevoli studi psicologici colui che pratica cybersex via webcam prova lo stesso orgasmo e le stesse sensazioni di colui che pratica sesso reale.

Gli andrologi hanno convalidato la tesi che il cervello produce ugualmente l’endorfina responsabile della sensazione di benessere che si prova durante il coito con una donna.

Vi è un’illusione emotiva che fa perdere la percezione del reale e del concreto: il soggetto sembra che pratichi sesso “vero” con le ragazze in webcam, si perde la percezione tra reale e virtuale.

Durante la trasmissione delle immagini digitali via cam, l’uomo riesce ad appagare il suo benessere fisiologico e a soddisfare la sua libido e le fantasie proibite. La realtà virtuale aiuta a sostituire definitivamente il rapporto carnale: ecco la tesi a cui i vari studiosi e ricercatori esperti in psicologia clinica sarebbero pervenuti.

È giusto pervenire ad una simile conclusione? Il cybersesso potrebbe essere considerata come una pratica fisiologica e psicologica parificabile all’atto della “masturbazione” perché basata sull’auto-stimolazione degli organi sessuali e sull’auto-piacere con ragazze in webcam o in chat.

Molti ricercatori ed esperti psicoterapeuti ritengono che la psiche umana e l’organismo umano raggiungano lo stesso stato di benessere psico-fisico in seguito ad un rapporto fisico e carnale.

In buona sostanza, il cybersex agisce sulla psiche, in particolare sull’ipofisi che produce l’endorfina e consente di sviluppare e stimolare la fantasia erotica appagando l’inconscio e la libido.

Dunque, il sesso virtuale è concepibile per la maggior parte degli esperti ad una vera e propria “avventura tantrica indimenticabile, in cui le fantasie erotiche sono completamente soddisfatte ed appagate come se si stesse penetrando una donna”.

Attraverso il sesso virtuale praticato con sexy camgirls possiamo arrivare a comprendere che siamo noi stessi la fonte di energia e di carica sessuale” afferma Ivo Quartiroli, autore del libro “The Digitally Divided Self: abbandonare la nostra consapevolezza su Internet”.

Ai livelli tantrici più profondi, quindi, non ci sono più io, tu o l’attrazione tra di noi. Tutti sono collegati in un’unità globale (o in un’orgia cosmica)”, commenta l’autore “Attraverso incontri di cybersex con sexy ragazze “giocattolo erotico” possiamo avvicinarci ad un atteggiamento tantrico mediante il quale proviamo la pura energia e carica sessuale”.

La psiche umana di chi pratica sesso virtuale sarebbe in grado di costruire delle “mappe mentali” in grado di portare ogni individuo ad optare per quella ragazza via cam rispetto ad un’altra.

Chi sono le sexy camgirl che praticano sesso virtuale?

Per praticare sesso “gli uomini non devono per forza penetrare una donna per sentirsi appagati, le ragazze che si spogliano a pagamento di fronte a una webcam sono in grado di appagare pienamente le fantasie sessuali e proibiti degli uomini”, è quanto spiega una camgirl che per mantenersi gli studi universitari arrotonda facendo questo lavoro.

Facevo l’impiegata ed il mio stipendio non mi bastava più così ho deciso di creare una professione parallela, quella della sexy camgirl, sono un personaggio, faccio degli spettacoli, non esisto. E non illudo nessuno. Ecco perché alcuni clienti mi preferiscono alla fidanzata reale”, commenta un’altra ragazza che racconta la sua esperienza come “oggetto erotico del cybersex”.

Ogni ragazza che fa questa professione di sexy camgirl agisce d’impulso, non ha reazioni ed emozioni, esegue e basta come se fosse un robot, la donna che presta il servizio di sesso virtuale a pagamento non ha pretese” sostiene una giovane ragazza ventisettenne che da anni svolge questa professione.

Per fare cybersex bisogna usare la psicologia. Il salto di qualità l’ho fatto quando ho cominciato a usare il cervello. Bisogna essere perspicaci e capire quale il punto dove l’utente vuole arrivare” continua la giovane “Lui sta dall’altra parte e io gli chiedo di dimostrare quanto sia disposto a fare per me, quanto valgo secondo lui e quanto è disposto a pagare a mia esibizione e prestazione sessuale via webcam”.

Sul punto sarebbe intervenuto il pronunciamento della Corte di Cassazione secondo cui le prestazioni sessuali via webcam sarebbe da configurarsi come “reato di sfruttamento della prostituzione a carico di coloro che abbiano reclutato gli esecutori delle prestazioni o ne abbiano consentito lo svolgimento creando i necessari collegamenti via internet o ne abbiano tratto guadagno“, conclude la sentenza penale.

Chi sono i “clienti” delle sexy camgirl? I profili di chi richiede di praticare sesso virtuale sono i più diversi, sia per quel che riguarda l’età sia per le loro perversioni.

Da una testimonianza di una giovanissima ragazza che pratica questa professione sembrerebbe che non è possibile standardizzare il profilo psico-comportamentale di colui che è disposto a pagare per fare sesso via webcam.

Si possono presentare uomini-nonni “pervertiti” a studenti alle prime armi, impacciati ed in cerca di nuove emozioni, altri sono padri di famiglia con una vita dignitosa e decorosa che ricercano il “proibito” praticando il sesso virtuale a pagamento.

 

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